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La chirurgia plastica oltre il genere
La chirurgia plastica oltre il genere

Chirurgia Estetica e Plastica - 11 Dicembre 2019

Sempre più persone sono alla ricerca di cambiamenti che consentano al loro aspetto fisico di corrispondere autenticamente alle loro identità

Negli USA gli interventi di chirurgia plastica di genere neutro stanno diventando sempre più popolari: sono sempre più numerosi i pazienti che si allontanano dai tradizionali «modelli» maschili e femminili e si spostano a favore di un aspetto più androgino. Le donne richiedono mascelle più affilate e nasi dritti, che trasmettano un’immagine di forza e fiducia, mentre gli uomini cercano labbra piene e preferiscono interventi sugli zigomi, che sono generalmente considerate procedure più femminili.

Influencer e celebrities come Zendaya, che è una donna con un mento affilato e definito, sicura di sé, o Ansel Elgort, che ha labbra carnose ma è considerato un sex symbol, influenzano questa nuova tendenza della chirurgia estetica a stelle e strisce.

Un mix tra caratteristiche femminili morbide e caratteristiche più maschili forti è considerato attraente ed esotico, mentre permette di giocare con i propri lati femminili e maschili sia nella bellezza che nella moda. Inoltre, i social, soprattutto Instagram, offrono revisioni facciali immediate con linee più morbide e effetti come la sfocatura e stanno portando le persone in una nuova era di ideali di bellezza.

Anche i grandi marchi della cosmesi contribuiscono a costruire questa nuova cultura: stanno abbandonando arcaici stereotipi di identità sessuale e presentando storytelling senza genere, attraverso le loro campagne di branding e marketing.

«Dal punto di vista culturale – spiega il Prof. Carlo Gasperoni, docente al Master di Chirurgia Estetica della Faccia all’Università di Tor Vergata di Roma – questo fenomeno potrebbe riflettere i cambiamenti che stiamo vedendo nella società, in cui le identità fluide di genere stanno diventando sempre più accettate. Non c’è da meravigliarsi se gli ideali di bellezza – e, di conseguenza, il tipo di interventi di chirurgia plastica richiesti dalle persone – stanno cambiando. Non credo che ci debbano essere linee guida universali per la bellezza. C’è solo una parola che definisce ogni limite nella chirurgia plastica: moderazione. Il senso della misura, insieme alla professionalità del chirurgo e alla sicurezza dei pazienti, sono i paletti che non si possono mai oltrepassare».